venerdì 22 luglio 2011

24 LUGLIO ORE 19.00 la Cattedrale di Cefalù si veste di QUADRIMENSIONALE

Dopo il successo riscosso a villa Niscemi il Quadrimensionale compie un'altra tappa in giro per le bellezze siciliane, precisamente il ridente borgo di Cefalù. L'omaggio che si propone di fare il Quadrimensionale a questo delizioso paese è quello di restituire a 360° un'accaldata Cattedrale agli occhi dei visitatori stupiti.

Vi aspetto alla Galleria Caffè Letterario dove confortati da della buona musica potremo degustare i vini della Tenuta Sette Ponti con taralli offerti da Dolce Bontà e gli immancabili stuzzichini siciliani!




domenica 3 luglio 2011

WWW.QUADRIMENSIONALE.COM

Con piacere annuncio l'apertura del blog http://quadrimensionale.blogspot.com e successivamente del sito www.quadrimensionale.com.
Il progetto, gestito congiuntamente con l'art photographer Katy Parreira, darà agli interessati informazioni su questa innovativa tecnica fotografica ed inoltre offrirà aggiornamenti sugli eventi e mostre future.   

Il 9 luglio alle ore 17.00, presso la galleria di villa Niscemi di Palermo, sarà inaugurata in prima assoluta la mostra dal titolo: il Quadrimensionale: prospettive fotografiche nel paesaggio e nell'architettura.

Ringrazio anticipatamente gli sponsor: un magico connubio tra Tenuta Sette Ponti (con i suoi nettari inebrianti) e Dolce Bontà (i mitici taralli pugliesi) che hanno creduto fin da subito nel progetto.  

Per maggiori informazioni rimando all'indirizzo....



  

mercoledì 22 giugno 2011

Un caffè con la professoressa Cristina Morra

Qualche giorno fa ho avuto il piacere di intervistare la Prof.ssa Cristina Morra, apprezzata geografa aretina, in occasione del suo libro di prossima uscita.
La fluidità discorsiva con cui mi ha esposto il viaggio mi ha fatto optare in sede di trascrizione, ad inserire poche domande, per una lettura amichevole e di facile comprensione.






Emozioni  visive dalla Birmania di Cristina Morra

Immagini di un viaggio in Myanmar un paese bello e sfortunato


Ma come mai questo titolo emozioni visive dalla Birmania?

E’ un libro di foto, ma non è un itinerario fotografico, ne un testo di filosofia, ne di storia dell’arte ne tantomeno un itinerario turistico, la dice lunga il titolo “Emozioni visive…”, perché lo scopo di questo testo è destare nel pubblico delle sensazioni e delle emozioni guardando le immagini scattate durante il viaggio fatto nel novembre 2009 in questo splendido paese, che definisco bello e sfortunato.
Bello perché, al di là tecnicamente di come siano riuscite le foto, si capisce la bellezza della natura, del paesaggio, dell’umanità soprattutto dei bambini e dei contadini della Birmania, ma si comprende anche la bellezza dell’arte, la bellezza dei templi, la bellezza del contesto in generale, però sfortunato.
Sfortunato perché sappiamo tutti che è sotto una terribile dittatura militare che non molla il potere.
Proprio questo argomento verrà ampiamente discusso nel dibattito che si aprirà alla presentazione del libro con il collega e geografo professor Paolo Sisti. Al di là della sua relazione, parleremo dei tentativi che sono stati fatti per riuscire a sbloccare questa situazione, ad esempio alla popolazione birmana erano state promesse delle libere elezioni per questa primavera, ma sembra che la cosa non sia per niente risolta.

martedì 7 giugno 2011

Tutto è pronto per la nuova personale di Raffaello Lucci intitolata Tòpoi



Tòpoi, questo il titolo della mostra di Raffaello Lucci allestita dal 11 giugno al 3 luglio presso la sede di “Arezzo Città del Vasari”. La raccolta, che si compone di tredici quadri condotti a tecnica mista e correlati da altrettante incisioni ad acquaforte, è anch’essa legata ad un sottile fil rouge alle precedenti mostre: Walls (2008) e Wandering Walls (2010). Si tratta dunque di un nuovo viaggio interiore dell’artista, condotto questa volta in luoghi, disseminati lungo la fascia medio/estremorientale del continente e che hanno influenzato con le teorie dei grandi fisici di Mileto (Talete, Anassagora, Anassimene) e degli spirituali (Eraclito, Pitagora, Deuteroisaia, Zoroastro, Buddha, Confucio e Lao Tzu) il pensiero dell’intera umanità.

lunedì 2 maggio 2011

La Battaglia di San Martino e Solferino di Carlo Ademollo

Quest’anno, in occasione della ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’Ottocento artistico è stato rispolverato un po’ in tutte le Regioni e in alcuni luoghi anche con un certo orgoglio e campanilismo!
Ad Arezzo presso il Museo Statale d’arte Medievale e Moderna, come si vede brevemente nel video, è stata l’occasione come dico sempre “di far parlare i quadri”. La sala presenta una rassegna di opere, molti i ritratti e gli autoritratti di artisti che a metà Ottocento hanno contribuito alla storia culturale della città. Tra i tanti è da ricordare l’autoritratto del padre del Neoclassicismo in pittura: Pietro Benvenuti, oppure il busto in marmo del Conte Vittorio Fossombroni (il famoso economista e uomo politico aretino che progettò e realizzò la bonifica della Valdichiana), eseguito dallo scultore Lorenzo Bartolini.
Una quadreria insomma che a prima vista si apprezza per l’opera “ben fatta”, ma che rappresentando una produzione artistica locale minore, molto spesso per i non addetti ai lavori, se pur con una galoppante sindrome di Stendhal in atto, trova difficile sciogliere quei nodi che il tempo legato alla storia dell’uomo, inesorabilmente getta nel più profondo dell’oblio.
Opere come nel caso dei ritratti che paiono a prima vista fossilizzati in una fisiognomica atemporale, volti giovanili alcuni al massimo della loro carriera, altri che con le loro espressioni sembrano ammiccarci prepotentemente qualcosa di particolare … sicuri che noi sappiamo!
Rispolveriamo dunque il tempo perso magari al chiuso della biblioteca Comunale, cullati dal fatto che l’edificio è un bell’esempio di architettura aretina medievale e rinascimentale, costruito dall' accorpamento dei palazzi, esistenti fin dal 1200, delle nobili famiglie guelfe Albergotti, Lodomeri e Sassoli. Che dire poi del prezioso tempo scandito dai rintocchi della Pieve che, a seconda della nostra ricerca, ci sembrerà un suono duro se ci troviamo calati in un autunno rinascimentale, quando il popolo aretino si armava in Fortezza contro i fiorentini, oppure da un piacevole rintocco quasi da Grand Tour, magari immaginando il pittore Pio Ricci intento a raffigurare il quadro dal titolo “Le opere della Fraternita dei Laici” ,con sullo sfondo la Pieve, opera all’interno della sezione dell’Ottocento.
Ma iniziamo da un quadro e dal suo artista Carlo Ademollo, che ha da poco spento le candeline e che per l’occasione di questa giornata particolare è stato festeggiato anche dai discendenti della famiglia Ademollo.

 L'IPOCRISIA DEL SISTEMA. "UNA TRAGICOMMEDIA" Ancora una volta ho il piacere di prendere un caffè con la prof.ssa Morra e in q...