sabato 23 febbraio 2013

** Parlami d'Amore. Sotto la pioggia ... un giorno.** __________Un romanzo di Leonardo Bloise______

In compagnia dell'autore, seduti in un caffè del centro, proviamo a parlare d'Amore
  
Ma chi è prima di tutto Leonardo Bloise?

Come è riportato nella copertina è un pittore, poeta, scrittore, soprannominato Leonblas, socio della prestigiosa Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze, approda al romanzo dopo aver sperimentato le vie complesse della poesia. Come poeta appare infatti nella "Antologia Letteraria" del Premio Internazionale città di La Spezia - 19° Edizione del 1997, e nel dicembre del 2003 pubblica per le Edizioni Helicon una silloge dal titolo "Le voci dell'Elicona". Nel 2004 è invece presente nel "Dizionario ragionato degli scrittori del '900" di Rodolfo Tommasi, Edizioni Helicon. Di Leonblas, Tommasi scrive: «...dotato di una scrittura che unisce in sé lo spirito classico di una sempre viva e atemporale mediterraneità con l'essenza di una parola scabra di ascendenza toscana...»















TEMPO.

Con rapidità affronti alcuni temi importanti su cui ruota la vita esistenziale dell'individuo, mi riferisco a tre concetti: la caducità della vita, il tempo biologico ma anche la separazione intesa come perdita di un amore... mi puoi spiegare...

Il romanzo ridotto e perciò tascabile, è stato scritto con una struttura che consentisse una lettura immediata, in cui la questione del tempo è di per sé fondamentale tranne che per l’impostazione. Per la sua brevità era necessario concentrare in 109 pagine un contenuto che rispecchiasse: da un lato una lettura scorrevole e dall'altro che fosse pensato da un insieme di temi utili nel costruire una storia a metà tra la realtà e la finzione.
Il titolo: Parlami d’amore. Sotto la pioggia... un giorno lo conferma, anche qui l’indicazione del tempo non è casuale.
Tutto si svolge nel ritaglio di una giornata che un professore decide di trascorrere lungo la riva del mare, per rimanere isolato dal resto del mondo e dedicarsi delle ore diverse dall'ordinario, sottraendosi dagli impegni lavorativi o da "quelle": la moglie e la suocera che lui chiama le arpie.
Evidentemente in questo romanzo come in altri testi, la questione del tempo è per me centrale, questo perché ne ho una concezione molto particolare, in un passo, dichiaro esplicitamente che le persone, nel corso della loro vita, utilizzano tanto tempo nel modo sbagliato. Nel momento in cui ognuno inconsapevolmente ha imparato a imbrigliare le ore sottoforma di lancette stridenti dell’orologio, è giunto alla fine, a una concezione del tempo artefatta e umanizzata, rimanendo ingabbiato a sua volta in un congegno meccanico.
Non posso fare a meno di pensare a The Tramp ribattezzato in Italia Charlot, quando in uno dei suoi capolavori del 1936, intitolato: Tempi moderni, posto alla catena di montaggio, tentava di mantenere il ritmo scandito dalle lancette dell'orologio. Si capisce così che nella satira di Chaplin, il tempo domina l’uomo in modo incontrastato e lo distrugge perché l’uomo ne perde il controllo oltre certi limiti disumani; non è più dominatore ma dominato perché stressato da un sovra-impegno dell’uomo stesso sulla macchina.
Il tempo, quello vero, sostanzialmente non esiste nemmeno secondo la concezione quantistica ed è palese che la nozione di tempo se mai ce ne fosse una a me più vicina, sia quella del tempo naturale. Il tempo che perdiamo perché aggrovigliati dai ritmi del lavoro, dalla frenesia, dall'ansietà oppure dettato dai ritmi dei mezzi di trasporto. In realtà in epoche lontane non era concepito così, perchè il rapporto che l'essere umano aveva del tempo era associato alla natura e quindi concepito in maniera totalmente diversa.
 
AMORE.


I lettori si aspettano un libro sull'amore tra due persone quando in realtà i temi che gravitano sul concetto principale sono i più disparati, quelli che generalmente un individuo si pone nel corso della sua esistenza. Il libro può essere una chiave per nuove riflessioni?

Assolutamente sì. Dal titolo del libro è evidente che l'incipit introduce un testo dedicato all’amore ma cos’è l’amore? Quanti amori esistono? L’amore è un concetto che tradotto nella pratica si combina con il vivere quotidianamente una relazione tra due soggetti quali: donna/donna, uomo/uomo, donna/ uomo. E' per questo motivo, che ho pensato ad alcune situazioni in cui si racconta, ad esempio, di uno dei due protagonisti che alla fine di una giornata, prima di andarsene a casa, perché stufatosi della pioggia, sta per andare via, quando gli viene in soccorso casualmente il garzone del fornaio, un ragazzo che conosceva da molto e che sapeva essere omosessuale. Il romanzo, essendo ambientato in un periodo non specificato ma indicato come la fine degli anni 60’, è tuttavia logico pensare come a un periodo in cui l’omosessualità era ancora avvertita come una malattia (non che oggi le cose siano cambiate) per cui questo ragazzo, scoperto dalla madre mentre si mette il rossetto, avendo indosso un paio di tacchi, la madre gli dice:- se ti vede tuo padre, ti uccide!
Altre volte mi hanno chiesto se il concetto di amore si possa idealizzare solo tra persone dello stesso sesso. Non è così, parliamo di amore tra una madre e un figlio/a, anche se quello che vado a indagare non è l’amore dell’affetto genitoriale quanto quello scaturito dalle diverse relazioni quindi anche dello stesso sesso.
Ovvio è, che questa strada mi porta a parlare di altro, spingendomi a intersecare due generi di scrittura eterogenei tra loro come la prosa e la poesia. Generi che intendo come essere l’uno il cavallo di troia dell’altro, solitamente le persone non amano la poesia perché la considerano un’arte minore quasi stancante, tant’è che alla presentazione di libri di poesia non c’è mai pubblico, così nel mio romanzo ho pensato di avvalermi della prosa per presentare anche la poesia, affermando che ci può essere poesia in tutte le cose che serviamo in natura anche in un piatto di spaghetti trafilati al bronzo!

CIBO.

Più volte fai riferimento al connubio che le azioni quotidiane delle persone hanno con la cucina, ad esempio certe pietanze succulente, riferite alla nascita di un amore o semplicemente alla pura conoscenza, mi riferisco: a Magghy, la ragazza in cerca dell'industria di ceri a Roma seduta "Dar Filettaro" in attesa di un meraviglioso piatto di baccalà; a Raffaella in procinto di sorseggiare una tazza di  cioccolata speziata al caffè letterario fiorentino che credo fosse (ma non lo scrivi) Le Giubbe Rosse. Il Caffè per antonomasia della Rivoluzione Culturale Futurista dove appunto ai primi del 900' fu frequentato da artisti come: Ardengo Soffici, Max Ihlenfeldt e Ottone Rosai; infine il tuo sublime pensiero rivolto a un piatto di molluschi e crostacei...
Pensi che nella delicatezza della parola “amore”, in ogni situazione, il cibo sia una parte importante, mi riferisco ai molteplici aspetti della convivialità, alla piacevolezza della comunicazione di cui le portate incitano ancor di più alla conoscenza fra due persone - e - alla memoria dell'evento.

Nel testo il cibo è richiamato più volte, perché probabilmente oltre allo stare insieme c’è nei due soggetti principali, un amore per le pietanze tipiche. E' evidente che il cibo rappresenta una condizione erotica nel rapporto con l’altro sesso. In questo caso le tre situazioni sono vissute dai personaggi in totale spensieratezza, tanto che il professore nel corso della sua vita incontra due donne differenti sia nei modi di essere donna che nella condizione di interpretare la sessualità, tanto da tradursi anche nei gusti alimentari.

RELAZIONI.

A volte la vita è fatta di relazioni che per varie cause dobbiamo lasciare. Credi (non mi riferisco alla morte) che nonostante tutto si debba riuscire a conservare il ricordo di un sentimento puro senza che l'ira lo soffochi ma con determinazione riuscire a inquadrarlo nella giusta logica del quotidiano?
Il più delle volte le persone cercano di sopprimerlo e non affrontarlo per mancanza di coraggio ...


Sono due cose interessanti ma da tenere disgiunte, una si rivolge alla caducità delle relazioni l'altra al sentimento amoroso. Il libro trascina il lettore avanti dall’inizio alla fine, una dicotomia tra i due soggetti che si evidenzia da una parte con il poeta e dall’altra con il professore che legge per caso la rivista dedicata a questo poeta. Quest'ultimo, autore di un libro dal titolo stranissimo, è anche una chiave di volta del romanzo, tanto da contenere un paradosso che traduce in una formula matematica. Formula matematica altro non è che il paradosso di Zenone di Elea, per cui io soffro tanto ma amo. Questo la dice lunga, l’amore pur essendo un sentimento disumano va comunque vissuto, ma l’amore o gli amori…?  
Il concetto di amore si esaurisce con la fine di una relazione e mentre il poeta dice che l’amore si rinnova, non finisce quando si termina una relazione, perché può nascere un nuovo amore, dall’altro c’è il professore, il quale sostiene una tesi inversa, perché ne ha dell’amore la concezione peggiore possibile. Il professore, salvo che alla fine scelga posizioni differenti, almeno sembra, nella realtà non è che cambia, ha sempre avuto un atteggiamento positivo verso l’amore è che durante la vita sono successe delle cose che gli hanno fatto capire che l’amore finisce anche in maniera brutale. Questo perché ha amato profondamente una donna greca chiamata Anastacìa e che dopo il sopraggiungere della morte, si è risoluto nel preferire gli incontri di una notte, piuttosto che l’amore vissuto intensamente. Nella realtà non è così, alla fine ammette che è pronto a innamorarsi nuovamente e lo fa incontrando Magghy. E’ evidente, a proposito del secondo aspetto, che una volta terminate le relazioni rimane questo legame che è indelebile, perché comunque quella persona nel bene o nel male è passata e ha lasciato una traccia, quest'aspetto è fondamentale nella vita delle persone.  

SENTIMENTI.

Si parla di sentimenti, oggi che fine hanno fatto? Non pensi che siano aumentate le persone che non riescono a capirli o almeno rimangono in superficie?

E’ cambiata la popolazione, viviamo in una società che ha smarrito determinati valori, questo lo vediamo soprattutto nei giovani, che hanno un concetto diverso nello stare in relazione, una considerazione diversa forse meno importante rispetto a quella che gli si dava molto tempo fa. Ciò ha una ricaduta anche nell’approccio sessuale vissuto come un gioco senza coglierne quelli che sono gli aspetti positivi di natura appunto relazionale.   

PASSAGGI.

E' un libro che ha una lettura discorsiva, si legge in un'ora e mezzo, il lettore passa a vari stati d'animo: gaudente al pensiero di piatti prelibati, nostalgico per gli amori perduti, divorato dalla passione ... ai colori di queste sensazioni s'interpongono delle zone o stagioni che alludono a un clima caldo/umido quasi una serra. Non ho percepito mai una sensazione di caldo o freddo intenso pare che tutto: sentimenti, luoghi, persone, piatti stiano in un equilibrio quotidiano. E' una cosa voluta o no?

E’ un equilibrio nel quale gli esseri umani dovrebbero o almeno cercare di vivere anche perché fondamentalmente odiamo il freddo o il caldo estremo, questo si traduce poi nella metafora della vita e del vissuto quotidiano. La lettura discorsiva è stata pensata coscientemente perché non serve una stesura dotta o saccente, poiché l’obiettivo è tenere il lettore quasi incollato per un’ora o due, ossia il tempo che serve per divorare in prima lettura il testo. Nella realtà, come mi è sempre capitato di sentire fra tutte le persone che hanno letto il romanzo, è che ne hanno sempre fatta almeno una seconda. Questo per la volontà di scoprire degli spunti che gli erano sfuggiti, sicuramente si passa a stati emozionali diversi quasi fino ad arrivare alle lacrime, questo perché il testo evoca delle situazioni in cui almeno una volta ognuno di noi si è trovato e quindi ci si riconosce.
E' successo anche a me...


TRAVESTIMENTO E GIOCO DEI RUOLI.

In ultimo affronti il tema del travestimento e il rapporto tra madre e figli. Perchè?

Non a caso quando riflettiamo sul ruolo dell'amore, siamo soliti pensare all'immagine che ci hanno insegnato da bambini: amore che si traduce tra due persone eterosessuali. Nella realtà non è così. L'amore è un riconoscimento e una sottolineatura del fatto che le persone vivono la loro intima sessualità e che quindi attuano, un modo per poi trasferirla a livello sentimentale, che può essere completamente diverso da persona a persona. L’amore è anche tra uomo/uomo e donna/donna, in questo senso è richiamato in maniera forte, perché questo ragazzo è sostanzialmente promesso in sposo proprio perché i genitori, il padre in particolare, vedevano in questo figlio un ragazzo malato che andava curato almeno all’apparenza. E’ un tema molto attuale, pensiamo al fatto accaduto qualche mese fa, di un ragazzo spinto al suicidio, addirittura sembrava che avesse questa inclinazione sessuale. Viviamo ahimè ancora in un paese in cui manca una specifica normativa contro l’omofobia.

PERSONAGGI.

Nel libro alcune donne oltre a quelle amate - conosciute ecc. paiono ostacolanti, la mamma e la suocera, quasi che richiami all'ordine il personaggio all'interno di una condizione necessaria, acquisita e non del tutto voluta. Si percepisce quasi un'idea di libertà, a volte conquistata per un attimo, si direbbe necessaria per scrivere i vari incontri ma per poi ricadere nell'aspetto routinario.

In realtà anche qui le cose vanno tenute disgiunte. Il testo è scritto in maniera tale che si passa a stati emozionali diversi, perché è concepito un po’ come un puzzle da costruire dopo la lettura, usando anche una certa vena ironica nell'elaborazione dei passaggi, in cui era necessario esprimere determinati concetti. Parlando d'ironia, a volte vi si trova in certe situazioni estremizzate, non a caso il richiamo alla moglie e alla suocera, che notoriamente sono ritratte come nemiche, associate a quelle figure che limitano la libertà all’interno del rapporto e che in questo caso potevano anche non esserlo. Incidentalmente il personaggio si propone volontariamente a una compagna e a una suocera, ma è costruito in maniera voluta perché uno degli obiettivi è anche quello di scrivere un romanzo che sia divertente. Ci sono molti spunti incredibili, ad esempio quando il professore vede l’amore come un’invenzione degli dèi, divertendosi nel dire che l’amore è stato da loro creato, ma dopo il settimo giorno, non avendo cos’altro fare alla fine della creazione, gli dèi annoiati s'inventarono qualcosa di particolare e cioè diedero alle bestie umane i sentimenti e lì iniziò la catastrofe.


 CAPITOLI.

Com'è suddiviso il libro, ci sono alcune poesie tra un capitolo e il seguente.


Non c’è una cadenza precisa, il processo logico è costruito introducendo determinate situazioni al fine di contestualizzare la poesia. Nel romanzo le poesie sono scritte dal poeta e il personaggio mentre sta leggendo la rivista, si trova a sfogliare le pagine di un libro scritto proprio da lui. La mia volontà è stata quella di richiamare l'attenzione del lettore nei confronti dell’interpretazione che lui dà delle poesie. Trova l'occasione e la strada per riflettere sui rapporti che ha avuto con delle donne, interrogandosi su chi mai avrà dedicato questa poesia, cosa vorrà dire con questa storia dell’amore... Le poesie sono tutte dedicate all’amore, in particolare una dal carattere erotico dal titolo Opium love, per cui l’amore è visto come una droga che ti penetra nelle vene e che non ne puoi fare a meno neanche volendo.

La seconda domanda si riferisce all’aspetto consuetudinario della vita. E' chiaro che tutti noi viviamo una vita fatta di routine cercando in qualche maniera di evaderne, in questo caso l’evasione è riferita a quella familiare ma è anche un’evasione di diverso tipo, quindi la ricetta è: rimanere il più distante possibile dal mondo intero per ritrovare se stessi e capire chi si è, magari attraverso la lettura delle poesie di un altro individuo.


NOTE IN CHIUSURA.

Vuoi dire qualcosa di più ai lettori?

Ai lettori consiglio una seconda lettura del testo, poiché ci sono alcuni passaggi che in genere sfuggono e che sono invece interessanti perché inseriti nella volontà di richiamare il lettore a un approfondimento successivo. Mi riferisco al pensiero d'infinito o all’amore sottoforma di oppio collegato all’uso di sostanze stupefacenti. Su quest'ultimo aspetto, cito brevemente la storia realmente accaduta della Signora Winslow, artefice di una mistura a base di laudano usata per mantenere buoni i bambini. I genitori americani, soddisfatti del rimedio dalle proprietà calmanti, compravano per un quarto di dollaro questa pozione ma non sapevano che stavano uccidendo i loro bambini. Infine da non tralasciare i suggerimenti di carattere esoterico o comunque delle situazioni per cui spingo il lettore a rivedere se ha capito bene tutto. Ripeto ancora una volta che il libro è stato scritto con un motivo molto chiaro, non solo 109 pagine per trascorrere quella mezz’ora divertendosi ma anche per accendere al lettore delle lampadine con un linguaggio a volte anche subliminale.


FUTURO.

Ci sarà un seguito?

Ci sarà un seguito ma non come prosecuzione della narrazione, il nuovo romanzo sarà ambientato nella Francia d'inizio XX secolo, dove la poesia scomparirà del tutto, lasciando spazio al solito linguaggio colorito, particolare totalmente diverso da quello che normalmente si è abituati a leggere nei romanzi e nella narrativa di oggi.

POESIA.

STAI SUL MIO CUORE
Stai sul mio cuore,
ancoràta al mio petto.
Una melagrana rompe il silenzio,
affonda su di un manto di neve.
Una messe di rubini succosi
Si sparge in ogni dove.
Dischiudo gli occhi e
tu stai sul mio cuore

Leonardo Bloise



Il romanzo è stato presentato:

·         Il 22 giugno  2012 alla Feltrinelli Point di via Cavour, 13 Arezzo

·         Il 7 dicembre 2012 nell'ambito della fiera della piccola editoria. Roma - Eur Palazzo dei  Congressi -Spazio Bibliolibreria

© Barbara Rossi 2013

                 

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