Dopo il successo invernale della mostra sul Cinquecento tenutasi a
Palazzo Strozzi, eccone il proseguimento storico-temporale nell'allestimento ai
Musei di San Domenico a Forlì. Un’esibizione di opere di alto livello che si
ricongiungono a quell'insieme di idee e fatti storici, focalizzati nella mostra
fiorentina appena conclusasi. Una tra le novità che difficilmente ci vengono
offerte, quando andiamo per mostre, è indubbiamente quella di trovare le pale pittoriche riallestite dentro una
sorta di spazi immaginativi, che ne possano tuttavia rievocare il contesto, e
quindi gli altari primigeni entro i quali furono pensate e progettate. Il
visitatore infatti si calerà dentro l’osservazione delle tavole, spostandosi
agevolmente nella grande sala, ad aula unica, della chiesa domenicana di San
Giacomo Apostolo. Seguendo il filo logico artistico, apre la mostra il grande
arazzo su cartone di Raffaello Sanzio, elaborato dalla Manifattura di Pieter
van Aelst oggi ai Musei Vaticani (Bruxelles
1515-1519).
Questo blog ha la funzione di interagire con altri appassionati d'arte come me. La lettura e lo scambio di appunti universitari, ricerche e approfondimenti su precise tematiche artistiche, e non solo, hanno lo scopo di arricchire la conoscenza e la cultura fra i diversi fruitori.
martedì 22 maggio 2018
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