mercoledì 5 giugno 2013

dal Tam Tam al Blues mostra di Adriano Maraldi e Luciano Navacchia Città di Castiglion Fiorentino



Dal Tam Tam al Blues secondo appuntamento con la rassegna di ARTE CONTEMPORANEA all'interno della splendida cornice di Castiglion Fiorentino (AR). Dopo il successo riscosso dall'artista Raffaello Lucci che ci ha fatto sognare e riflettere oltre la superficie pittorica del muro, da Cesena lo scultore Luciano Navacchia propone un gruppo di sculture innovative, reduci dalla mostra presentata lo scorso anno a Palazzo del Capitano di Bagno di Romagna, mentre il pittore Adriano Maraldi presenta  opere legate alla musica jazz e blues.
Un insolito corpus di opere che ricorda un tam tam orientale di paesi lontani come l'Egitto o il Continente Africano, echi riassunti e stemperati nel contemporaneo dalle note ritmate del blues composte nei fumosi locali parigini anni 70'.
Il vernissage (come sempre) è un'attenta selezione e ricerca della sottoscritta dei migliori prodotti tipici territoriali. 

domenica 26 maggio 2013

Bolle di favola in dono ai piccoli pazienti del Bufalini di Cesena

Bolle di Favola sarà presentato da Adriano Maraldi ai bambini della scuola primaria e dell'infanzia il giorno 27 maggio 2013 presso il TEATRO COMUNALE  di
Città di Castiglion Fiorentino (AR)   



 


martedì 21 maggio 2013

Bolle di Favola scritto da Barbara Boschi illustrazioni di Adriano Maraldi





 COMUNICATO STAMPA


Il 27 maggio presso il Teatro Comunale Città di Castiglion Fiorentino sarà presentato il volume per bambini intitolato Bolle di favola, Edizioni BUK, il libro che ha una postfazione di Livio Sossi Docente di Storia e Letteratura per l'infanzia all'Università degli Studi di Udine e all'Università del Litorale di Capodistria (Slovenia) è stato scritto da Barbara Boschi laureata in "Teatro e psicopedagogia" all'Université Paris V che completa con un Master in "Tecniche di comunicazione" ha pubblicato articoli, recensioni per riviste d'Arte e Spettacolo in Italia e in Francia. Da corredo al racconto le opere dell'artista cesenate Adriano Maraldi che illustra con un tocco raffinato di colori i vari passaggi della storia. Per l'occasione all'interno del teatro saranno allestite le tavole, dove i bambini delle scuole elementari, con l'aiuto del maestro Maraldi potranno spaziare la loro fantasia nella leggerezza delle bolle dove appunto compaiono i numerosi personaggi delle fiabe da Capitan Uncino, la Regina-Strega, Biancaneve, Mowgli e l'intramontabile Cappuccetto Rosso. Campiture di colore vivace in accordo con quanto l'artista ha metabolizzato lungo il percorso della sua esperienza lavorativa. Collezionista infaticabile di trenini Maraldi concentra la sua ricerca dal 1983 sul concetto della riproduzione del colore tramite la video - art e per la regia di Jean-Francois Reveillard, compone il video intitolato Objets libres seguito da Tracce di un uomo alla deriva operando una trasformazione dell'immagine in oggetto fluttuante. Uomo del mare e artigiano della materia come si ama autodefinirsi, si percepiscono nell'impianto compositivo delle opere esposte, una sintesi dei vari elementi, concetti e simboli che elabora periodicamente nelle sue personali artistiche dal richiamo al mare, al viaggio, al Jazz fino ad arrivare a un Pinocchio trasognato metafora della Bugia del Novecento. Infaticabile artista Maraldi con la sua fantasia è uno spettatore di se stesso che ancora una volta cerca di porre la sua arte al servizio delle nuove generazioni.

lunedì 20 maggio 2013

Domenico Beccafumi e Agnolo Bronzino due artisti della maniera a confronto




Domenico Beccafumi Discesa di Cristo al Limbo 1530 Pinacoteca Nazionale Siena.

Il Beccafumi appartiene alla pattuglia dei primi manieristi: Pontormo, Rosso e Parmigianino; tutte queste forme di colore sulfureo sono tipiche di uno stile preciso entro un modo alternativo di pittura artefatta. I bianchi trattati a sprazzi nei contorni delle figure non derivano altro che dalle stampe nordiche di Albrecht Dürer. Un saggio importante è quello di Erwin Panofsky "Il significato delle arti visive" nel quale lo storico si diverte ad anteporre questo lavoro del Beccafumi, opera riconosciuta come una delle strutture portanti del primo manierismo, con La discesa nel Limbo del Bronzino. I personaggi del Beccafumi sono estremamente allungati, anche se per certe forme assomigliano e sono debitrici alle figure serpentinate di Michelangelo, Panofsky nota la non volontà dell'artista di scaglionare lo spazio in maniera ragionevole. Il santo che appare da questa sorta di cratere ci porta alla sensazione goticheggiante, le altre figure sono scalate senza nessuna coerenza rispetto a quell'equilibrio ad esempio trovato ed elaborato da Raffaello. Sono artisti di grande levatura pensiamo al Rosso Fiorentino con Mosè che difende le figlie di Jetro Firenze Uffizi (1523) sono posture che ritornano così come il colore che corrode le figure che pare essere così lancinante da sembrare sfaldarle.
              


















         Domenico Beccafumi 1530                                                              Agnolo Bronzino 1552

 L'IPOCRISIA DEL SISTEMA. "UNA TRAGICOMMEDIA" Ancora una volta ho il piacere di prendere un caffè con la prof.ssa Morra e in q...