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sabato 24 maggio 2014

**************EXIBITION ART************ dell'artista VANNI MACCHIAGODENA

 
BORGO MARTELLINI28 BIBBIENA
 7 giugno - 6 luglio 
 
Vernissage sabato 7 giugno ore 19
 
mostra a cura della storica dell'arte Barbara Rossi

www.borgomartellini28.altervista.org
 


domenica 30 giugno 2013

******** Opera donata dall'artista Adriano Maraldi alla Biblioteca di Scienze Umanistiche Arezzo*****

 
Click per ascoltare l'intervista
 
 
 
Libro d'Arte, filosofia e cultura nel contemporaneo affresco e acrilico su pannello in legno (2013)
Francesco Petrarca, Giorgio Vasari, Pietro Aretino e Margaritone d'Arezzo

 
 










 


domenica 26 maggio 2013

Bolle di favola in dono ai piccoli pazienti del Bufalini di Cesena

Bolle di Favola sarà presentato da Adriano Maraldi ai bambini della scuola primaria e dell'infanzia il giorno 27 maggio 2013 presso il TEATRO COMUNALE  di
Città di Castiglion Fiorentino (AR)   



 


martedì 21 maggio 2013

Bolle di Favola scritto da Barbara Boschi illustrazioni di Adriano Maraldi





 COMUNICATO STAMPA


Il 27 maggio presso il Teatro Comunale Città di Castiglion Fiorentino sarà presentato il volume per bambini intitolato Bolle di favola, Edizioni BUK, il libro che ha una postfazione di Livio Sossi Docente di Storia e Letteratura per l'infanzia all'Università degli Studi di Udine e all'Università del Litorale di Capodistria (Slovenia) è stato scritto da Barbara Boschi laureata in "Teatro e psicopedagogia" all'Université Paris V che completa con un Master in "Tecniche di comunicazione" ha pubblicato articoli, recensioni per riviste d'Arte e Spettacolo in Italia e in Francia. Da corredo al racconto le opere dell'artista cesenate Adriano Maraldi che illustra con un tocco raffinato di colori i vari passaggi della storia. Per l'occasione all'interno del teatro saranno allestite le tavole, dove i bambini delle scuole elementari, con l'aiuto del maestro Maraldi potranno spaziare la loro fantasia nella leggerezza delle bolle dove appunto compaiono i numerosi personaggi delle fiabe da Capitan Uncino, la Regina-Strega, Biancaneve, Mowgli e l'intramontabile Cappuccetto Rosso. Campiture di colore vivace in accordo con quanto l'artista ha metabolizzato lungo il percorso della sua esperienza lavorativa. Collezionista infaticabile di trenini Maraldi concentra la sua ricerca dal 1983 sul concetto della riproduzione del colore tramite la video - art e per la regia di Jean-Francois Reveillard, compone il video intitolato Objets libres seguito da Tracce di un uomo alla deriva operando una trasformazione dell'immagine in oggetto fluttuante. Uomo del mare e artigiano della materia come si ama autodefinirsi, si percepiscono nell'impianto compositivo delle opere esposte, una sintesi dei vari elementi, concetti e simboli che elabora periodicamente nelle sue personali artistiche dal richiamo al mare, al viaggio, al Jazz fino ad arrivare a un Pinocchio trasognato metafora della Bugia del Novecento. Infaticabile artista Maraldi con la sua fantasia è uno spettatore di se stesso che ancora una volta cerca di porre la sua arte al servizio delle nuove generazioni.

domenica 28 aprile 2013

CASTIGLION FIORENTINO CONTEMPORANEA. L'artista Raffaello Lucci apre la rassegna a Castiglion Fiorentino


 


CASTIGLION FIORENTINO CONTEMPORANEA. 2013
 
Arte, cultura, spettacoli, eventi del
MAGGIO a Castiglion Fiorentino
“… fondata sul lavoro”

 
Al via la prima rassegna d'arte curata e organizzata dalla sottoscritta in stretta sinergia con Guido Albucci in qualità di Assessore alla Cultura di Castiglion Fiorentino. Un'edizione che partirà con il taglio del nastro in occasione dei festeggiamenti nell'ambito del  Maggio a Castiglion Fiorentino ma che continuerà la sua attività per tutto l'arco dell'anno. 

Una piattaforma, quella scelta a Castiglion Fiorentino, in cui gli artisti provenienti da tutte le regioni d'Italia e non solo avranno la possibilità di confrontarsi e sviluppare idee e concetti aventi come  presupposto la nuova rinascita delle Arti. Alternate alle esibizioni si susseguiranno workshop e presentazioni di libri entrambi condensati in Happening Art con lo scopo, oltre a quello di cogliere il momento culturale, quello di rivitalizzare in termini di presenze l'antico borgo. 

A questo proposito il mio pensiero va a tutte le categorie imprenditoriali territoriali e non che hanno reso e renderanno possibile nel futuro tale progetto.

Si inizia dunque con la mostra intitolata Walls del pittore e acquafortista Raffaello Lucci, le cui opere fino al 30 maggio, sono visibili con la raccolta Tòpoi all'interno di una delle sale comunali in via San Michele con Graffiti nella chiesa di san Filippo in Piazza del Collegio.

Barbara Rossi 







mercoledì 23 novembre 2011

Incoronazione della Vergine alla Badia delle Sante Flora e Lucilla

  Giovedì 24 novembre all'interno della chiesa della Badia di Arezzo presenterò una lettura della Pala vasariana appena restaurata. L'inizio è per le ore 20.30 durante la lettura riprenderò alcuni temi trattati lo scorso 30 ottobre alla chiesa della SS. Annunziata di Arezzo riguardante la Deposizione sempre di Vasari. Alle 21.00 saranno eseguite dal Quartetto Terpsycordes brani da Haydn, Shostakovich, Bloch e Beethoven.  

domenica 30 ottobre 2011

Appunti per la Pala di Giorgio Vasari alla SS.Annunziata

  Oggi alle 17.00 sarò davanti alla Deposizione di Giorgio Vasari, cercando di dare una lettura della tavola quanto più tecnica possibile. Preparandoci al Natale vi omaggio in anticipo di questa mia ricerca... 

Giorgio Vasari
(Arezzo 1511 - Firenze 1574)

Deposizione dalla Croce 1538

Olio su tavola, cm. 327 x 197
Arezzo, chiesa della Santissima Annunziata

Nel libro delle Ricordanze si legge: "Ricordo come a di 3 di Gennaio 1535 la Compagnia del Corpo di Cristo d'Arezzo et per lei da Antonio di Pietro Sinigardi, priore di detta compagnia, et ser Antonio di Mariotto Gialli et maestro Niccolò di Jacopo Soggi et Dionigi di Fabbiano Sassoli, diputati dal capo della compagnia per allogarmi a dipignere una tavola a olio, drentovi la dipositione della croce del Nostro Signore per prezzo di scudi 130 di grossi 7 soldi 1 per uno scudo. Come per pubblico strumento di mano di Ser Francesco di Messer Bernardino Flori meglio si può vedere quell'atione ci[o]è scudi 130....".
 Dal documento in nostro possesso si ricava che la tavola (fig.1) doveva essere posta dalla Compagnia del Corpo di Cristo sull'altare della cappella coincidente con quello principale di San Domenico ad Arezzo; tale Compagnia era solita riunirsi in locali appartenenti al complesso conventuale domenicano, nei pressi del quale, di lì a qualche anno (1541), Vasari comprerà una casa situata nel Borgo San Vito così come quelle contigue del Fondaccio e delle Paniere nel popolo di San Lorentino, edifici che quasi si affacciano sulla piazza antistante la chiesa di S. Domenico.
 La decisione di allogare la tavola al giovane pittore fu presa dai confratelli il 7 novembre del 1535. Il 3 gennaio del '36 si definì il contratto e si stabilì il prezzo della tavola in 130 scudi, accettando l'invenzione che Giorgio proponeva in un disegno, poi sottoposto all'esame dei componenti, "Cu-historia e figuris ne de vulgariter".
 Allo scadere dei due anni concessi per l'esecuzione dell'opera, il 3 gennaio del 1538 i confratelli si riunirono e decisero di dare a Vasari una dilazione a patto che egli a sue spese fornisse anche la cornice, di cui si era rifiutato di farsi carico nell'iniziale clausola di contratto.
 Il rallentamento del lavoro e la successiva proroga del contratto si collega al periodo in cui l'artista ventiquattrenne lavorava al servizio del duca Alessandro e impegnato contestualmente nella realizzazione di parte degli apparati per il solenne ingresso in Firenze dell'imperatore Carlo V d'Asburgo.
 Pressato dall'entità del lavoro, dalla ristrettezza dei tempi e dal boicottaggio degli artefici fiorentini, invidiosi della stretta relazione che aveva con il Duca, Vasari si risolse di chiedere aiuto ad alcuni artisti aretini quali: Raffaellino del Colle, Cristofano Gherardi detto il Doceno e Stefano Veltroni del Monte San Savino suo cugino.
 Dalla stipula inoltre si evince che Vasari non era ancora famoso tanto che viene indicato nel testo solo con il patronimico e la cittadinanza.
 Il dipinto è inoltre citato da Vasari anche in una famosa lettera diretta allo zio Antonio, scritta il 9 o il 10 gennaio 1537, subito dopo l'assassinio del duca Alessandro e lo descrive lungamente in un'altra nel febbraio dello stesso anno indirizzata al medico aretino e amico Baccio Rontini.

 La lettera oltre a porre l'accento sullo spirito malinconico e inquieto per l'accaduto al giovane Vasari:

"Mi sono serrato in una stanza per abbozzare una tavola, che và qui in Arezzo nella chiesa de frati predicatori, che la fanno fare gl'huomini della compagnia del Corpus Domini per metterla sul'altare maggiore. Io da che mi partij da voi, sono per la morte del mio duca in tanta malinconia, che sono stato et sono per girare col cervello; et lo dimostrerrà quest'opera (...)

 E' interessante perchè fa luce sulla fitta corrispondenza che entrambi intrattenevano, soprattutto sugli studi di anatomia che il giovane Vasari conduceva all'epoca, proprio in una lettera si viene a conoscenza che il biografo dichiarava di avere disegnato a Baccio alcune tavole anatomiche oggi perdute. 

 L'opera, è firmata "Georg...Vasarius Areti...Faciebat" sulla fascia che attraversa la schiena della pia donna in basso a destra, e fu trasferita presso la Santissima Annunziata a seguito delle soppressioni, leopoldine tra il 1796 e il 1797. Comunque non oltre il 1838 data in cui è citata all'interno della guida aretina di Oreste Brizzi.

giovedì 10 marzo 2011

Festival Tricolore

Giovedì 17 marzo ricorre l'Unità d'Italia, per l'occasione sarò al Museo Statale d'Arte Medioevale e Moderna di Arezzo dove illustrerò la sezione dedicata all'Ottocento, che per questo evento è stata nuovamente riallestita.
Nella sala è di nuovo esposto il dipinto che Carlo Ademollo eseguì nel 1861, riferito alla famosa battaglia di San Martino e Solferino avvenuta il 24 giugno 1859.
Passerò poi in rassegna artisti del Romanticismo storico e del Neoclassicismo come Amos Cassioli Tommaso Sebastiani, Pietro Benvenuti fino ad arrivare al gruppo di tavole e bozzetti eseguiti dai macchiaioli tra i quali spiccano: Fattori, Cannicci, Puccinelli, Gioli e Telemaco Signorini.
Dal 21 marzo al 3 aprile si inaugura poi la mostra di cimeli risorgimentali di Paolo Mercati presso la sede di Arezzo Città del Vasari in via Cesalpino. Curata dalla sottoscritta, all'interno della struttura saranno esposti oggetti appartenuti a Cavour, Mazzini e ovviamente a Garibaldi.

Per una miglior visualizzazione delle immagini clicccare sulla stessa immagine, si aprirà un ulteriore finestra internet dove è possibile ingrandire l'immagine per leggerne i dettagli.



Il MONDO... secondo CRISTINA. Immagini, riflessioni ed emozioni di una geografa.

La recensione del nuovo libro della prof.ssa Cristina Morra, oltre a farci conoscere brevemente il contenuto del suo nuovo libro, è anche ri...