venerdì 22 settembre 2017

Francesco Rustici detto Il Rustichino, caravaggesco gentile e il naturalismo a Siena





Chiuderà a fine mese questa bella iniziativa intitolata: Il Buon Secolo della pittura senese. Dalla Maniera moderna al Lume Caravaggesco. Promossa da vari enti territoriali tra i quali il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali e l’Università degli Studi di Siena e allestita nelle sedi espositive di Montepulciano, San Quirico d’Orcia e Pienza. In questo articolo mi soffermerò sulla terza sezione, dedicata a: Francesco Rustici detto Il Rustichino, caravaggesco gentile e il naturalismo a Siena, curata da Marco Ciampolini e Roggero Roggeri.

mercoledì 12 luglio 2017

Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco.





Prorogata fino al 30 settembre 2017, la mostra intitolata Il buon secolo della pittura senese, uno stimolante itinerario artistico che si snoda tra Montepulciano, all’interno del Museo Civico, Pinacoteca Crociani, con opere di Domenico Beccafumi. A San Quirico d’Orcia con la mostra dal titolo: Riflessi della pittura senese negli ultimi decenni della Repubblica, presso il Palazzo Chigi Zondadari, visibili opere di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma e di Bartolomeo Neroni in arte Riccio; ed infine a Pienza, al Conservatorio San Carlo Borromeo, con l’esposizione dei dipinti di Francesco Rustici detto il Rustichino, caravaggesco gentile. Un lasso di tempo utile per riannodare i trascorsi della pittura senese; che si estende dagli inizi del Cinquecento, attraverso gli esordi della maniera moderna senese, con l’attività del giovane Beccafumi, lungo il cammino segnato dalla caduta della Repubblica (1530) e dalla Controriforma (1545 – 1563) con le opere del Sodoma; fino a comprendere quegli artisti, come il Rustici, che si seppero aprire alle novità di metà Seicento, apportate dal naturalismo di Michelangelo Merisi da Caravaggio.

giovedì 23 marzo 2017

La centralità della tradizione nelle opere di Rodolfo Meli alla Galleria d'arte Moderna di Arezzo




Da qualche settimana è stata inaugurata la mostra “Il guardiano del sonno” di Rodolfo Meli, curata da Carlo del Bravo e Grazia Badino, presso la Galleria Comunale di Arte Contemporanea di Arezzo che rimarrà aperta fino al 17 aprile p.v. Una selezione di opere tra le quali spicca la grande tela intitolata Il buon governo (2003), in collezione privata e di cui la scrivente, in occasione della pubblicazione del catalogo della raccolta, ne sta redigendo la scheda riassuntiva. Ma vediamo più da vicino i momenti caratterizzanti di questo artista.      

Conclusi gli studi negli anni ’70 presso l’Istituto d’Arte di Firenze; il giovanissimo Meli intraprende la carriera pittorica, portando avanti quell’idea di classicismo, maturata dallo studio delle grandi opere, all’interno del contenitore artistico del XX secolo. Attingendo inizialmente dalla Pittura metafisica, lasciata da Carlo Carrà, Meli ha modo di concentrarsi a quel recupero desunto dall’antichità, oltre che nella ricerca e nell’elaborazione di una figura stilizzata ma concreta su di un piano prospettico. Un modello archeologico puro, che sulla scia del concetto che si ha della metafisica, va oltre l’apparenza effettiva della realtà e del tempo.

mercoledì 15 febbraio 2017






Dall’11 febbraio al 5 marzo 2017 all'interno della Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo si possono visionare 37 disegni dei migliori fumettisti del panorama italiano, ritraenti alcune delle band più famose che si sono alternate sul palco, nei trent'anni di Arezzo Wave Love Festival. La mostra si snoda con quattro sezioni. Nella prima sala, sono accorpati più disegni dello stesso autore, tra cui tre tavole ispirate al cantante Jovanotti & Collettivo Soleluna e al gruppo con Elio e le Storie Tese, eseguite dal fumettista Lelio Bonaccorso. Una tecnica che riflette molto da vicino il collage grafico. Passando alla sala successiva, sono esposti i ritratti di David Byrne e dei Negazione, disegnati dalla mano dell’aretino Luca Ralli. Quest’ultimo sperimentatore della tecnologia applicata al web e al video, da sottolineare per la crescita di questo artista, la proficua collaborazione con lo sceneggiatore ed umorista Stefano Benni. 

martedì 7 febbraio 2017

*ArezzoWave Pro Emergency*



Sperando di fare cosa gradita inoltro il comunicato da parte di ArezzoWave

Carissimi amici,
come promesso vi aggiorno su Comicswave, il progetto a cui avete dato vita grazie al vostro lavoro. In questi mesi abbiamo lavorato per capire come fare al meglio l'asta, ed insieme ad Emergency siamo giunti alla conclusione che la cosa migliore è farla online, così da avere un bacino di utenza maggiore. L'asta si farà a metà marzo (vi darò informazioni più precise tra qualche settimana).
Ma adesso viene il bello: infatti, siamo lieti di annunciarvi che i vostri capolavori saranno in mostra ad Arezzo dall' 11 febbraio al 5 marzo, presso la Fondazione Iva Bruschi a cura di Barbara Rossi. Speriamo in questo modo di dare ancora più visibilità al progetto e quindi avere successo nelle vendite per Emergency.
Inaugurazione e taglio del nastro alle ore 12 di sabato 11 febbraio e che per l'occasione interverrà la stampa e personaggi importanti e non, della vita culturale ed istituzionale aretina; mentre il 5 marzo si organizzerà un finissage in collaborazione con Slow Food Arezzo e Val Tiberina a cui ovviamente siete tutti invitati.
La mostra è stata integrata da un'opera di Fabio Civitelli, noto fumettista aretino della casa Editrice Bonelli, che ha scelto Moby come soggetto. 
Colgo l'occasione per ringraziarvi ancora, e rimango a disposizione per qualsiasi domanda o dubbio.
Un caro saluto
                                                                               Fondazione ArezzoWave






Fabio Civitelli per Moby


                                     


giovedì 26 gennaio 2017

Nuovo Astrattismo opere di Angelo Rinaldi a cura di Barbara Rossi

Quarto appuntamento negli spazi espositivi delle Sale Rosse presso il Museo Ivan Bruschi di Arezzo. Visibile fino al 7 marzo, la mostra dal titolo Nuovo Astrattismo dell’artista padovano Angelo Rinaldi, realizzata con il sostegno della condotta Slow Food Arezzo e Val Tiberina, che ha programmato per l’occasione, due degustazioni nelle giornate di domenica 29 gennaio con un aperitivo serale e con un brunch nella domenica successiva; come sempre prodotti del territorio a Km0 nel rispetto del tradizionale slogan: buono pulito e giusto.



Un titolo interessante per una mostra tutta da scoprire, che affonda le sue radici già dal significato del termine Astrattismo -  intendendo, in pittura e non solo, la ricerca essenziale e ristretta della forma pura, attraverso il tramite dei colori e delle strutture lineari - . Avanguardia artistica che in Italia coincise con le opere di alcuni artisti, tra i quali Mario Radice (1898 - 1987) e Manlio Rho (1901 - 1957), in Olanda, attraverso il neoplasticista Piet Mondrian (1872 - 1944) e in Russia con Kazimir Severinovič Malevič (1878 - 1935), pioniere dell’astrattismo geometrico, confluito poi nel movimento del Suprematismo. Da queste premesse nasce il Nuovo Astrattismo, che si concentra sull'armonizzazione di colore, linea, e forma tenendo in considerazione, non solo l’aspetto plastico ma anche i risultati, ottenuti dalla lavorazione di altri materiali come: l’acciaio, il bronzo o il vetro, tutti elementi impiegati in quel distinto contenitore, appartenuto alle arti applicate e all'oreficeria poi espresso nel design industriale.    

 L'IPOCRISIA DEL SISTEMA. "UNA TRAGICOMMEDIA" Ancora una volta ho il piacere di prendere un caffè con la prof.ssa Morra e in q...